L'Epatite B

L’ EPATITE B

E’ una malattia causata da un virus appartenente alla famiglia degli Hepadnaviridae. L’infezione è, nella maggior parte dei casi, asintomatica o presenta sintomi generici come malessere generale e senso di spossatezza.  Il sintomo caratteristico dell’epatite è costituito dall’ittero. La malattia è spesso limitata alla fase acuta.

Il tasso di letalità è pari a circa l’1%, ma la percentuale aumenta nelle persone di età superiore ai 40 anni. Nell’adulto la malattia cronicizza in circa il 5-10% dei casi. Il rischio di cronicizzazione aumenta al diminuire dell’età in cui viene acquisita l’infezione, quindi l’infezione costituisce un fattore di rischio per l’epatite cronica, la cirrosi epatica ed il cancro del fegato.

La trasmissione avviene per via parenterale apparente, ovvero attraverso trasfusioni di sangue o emoderivati contaminati dal virus, o per tagli/punture con aghi/strumenti infetti, sessuale e perinatale da madre a figlio. Inoltre, dal momento che il virus resiste sulle superfici ambientali per almeno 7 giorni, il contagio può avvenire anche per via parenterale inapparente (inoculazione indiretta) ovvero tramite veicoli contaminati attraverso minime lesione della cute o delle mucose (spazzolini dentali, forbici, pettini, rasoi, spazzole da bagno contaminate da sangue infetto).

Durante la gravidanza tutte le donne eseguono un test di laboratorio per l’epatite B; in caso di positività del test, la vaccinazione effettuata immediatamente dopo la nascita insieme alla somministrazione di immunoglobuline permette di scongiurare il rischio di trasmettere la malattia da madre a figlio al momento del parto.


 

 

 

 

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